MTBE

L’MTBE (Metil Ter Butil Etere) è un composto organico di sintesi, impiegato come additivo per la benzina verde in sostituzione del piombo tetraetile utilizzato in passato. Per l’elevata solubilità si diffonde in aree molto estese, dove, in mancanza di un processo di rimozione, permane per lungo tempo. Biosearch Ambiente ha messo a punto un sistema di biorisanamento in situ in grado di risolvere situazioni di contaminazioni anche diffuse.

L’MTBE (Metil-t-Butil Etere) è un composto organico di sintesi, impiegato dagli anni settanta come additivo per la benzina per aumentarne il numero di ottani in sostituzione del piombo tetraetile.

L’ampio utilizzo di questo ammendante e la sua elevata solubilità in ambiente acquoso lo rendono un contaminante molto diffuso negli acquiferi sotterranei. Il D.M. n.31/2015 stabilisce il limite per MTBE ed ETBE nelle acque di falda in 40 µg/l.

In mancanza di un processo attivo di rimozione, l’MTBE può persistere nell’ecosistema e l’uso potabile o irriguo delle acque contaminate ne causa l’entrata nella filiera alimentare. Altro problema derivante dalla presenza di MTBE nell’ecosistema è la sua parziale degradazione con produzione di TBA (Tert-Butil Alcol), sostanza altamente tossica anch’essa in grado di permanere per periodi molto lunghi.

Sistema di intervento

Biosearch Ambiente ha messo a punto un sistema di biorisanamento in situ in grado di risolvere contaminazioni di MTBE in acque di falda, basato sul metabolismo di batteri ambientali autoctoni della matrice da decontaminare.

La biodegradazione del MTBE è stata riportata in numerosi ambienti contaminati. Il MTBE viene utilizzato dai microganismi ambientali come fonte di carbonio ed energia sia in ambienti aerobici, dove l’ossigeno agisce come accettore finale di elettroni, sia in condizioni anossiche, dove questo ruolo viene svolto da altre molecole quali i nitrati, Mn (IV), Fe (III).

Per il successo dell’intervento di bonifica è necessario supportare la crescita dei batteri degradatori con dei macro e micronutrienti bilanciati ed eseguire un regolare monitoraggio della falda, per controllare le condizioni fisico-chimiche ed evitare l’accumulo di prodotti di degradazione tossici quali il TBA.

Il sistema d’intervento, definito in base alle caratteristiche dell’acquifero e dei livelli di contaminazione, nonché a dei test di laboratorio, prevede l’iniezione in falda tramite piezometri di una miscela di nutrienti bilanciata atta a supportare la crescita dei batteri degradatori di MTBE naturalmente presenti nalle falda.

Degradazione biologica.
I microrganismi ambientali utilizzano l’MTBE come fonte di carbonio ed energia.

Addizione in situ di miscela di macro e micronutrienti atta a suportare la crescita dei microrganismi degradatori.

Acque di falda

MISE, MISO e BONIFICA