L’area oggetto di intervento, di superficie di circa 16.000 mq , ha ospitato in passato attività estremamente impattanti dal punto di vista ambientale: deposito di oli minerali e stoccaggio e trattamento di rifiuti industriali pericolosi, che hanno portato ad una massiccia contaminazione del sito.
La valutazione preliminare sulle tecnologie utilizzabili per l’intervento di bonifica del sito ha indicato il biorisanamento come migliore soluzione applicabile, secondo il principio BATNEEC.
La scelta della tecnologia di biorisanamento è stata confermata dallo studio di fattibilità su scala laboratorio (Test in Microcosmo), e Test in campo, attività che simulano le dinamiche di campo e consentono di determinare le variabili operative in grado di ottimizzare il processo, ricercando le condizioni ideali di sviluppo dei microrganismi coinvolti nel processo di bonifica.

Sulla base delle indicazioni fornite dai Test e delle caratteristiche del sito è stato impostato un intervento di bioremediation tramite tecnologia biopile, con allestimento di tre biopile, per un volume complessivo di suolo trattato di circa 25.000 mc.

I terreni sottoposti a trattamento risultavano in particolare contaminati da idrocarburi pesanti e solventi. Valori medi di HC>12 = 3.000 mg/Kg, con picchi di 15.000 mg/Kg.