Intervento - Bonifica Cromo Esavalente

BIORISANAMENTO SITO CONTAMINATO DA CROMO ESAVALENTE

Biosearch Ambiente interviene in siti contaminati da cromo esavalente adottando un sistema di biorisanamento in situ definito con modalità sito specifica attraverso la realizzazione di Test di laboratorio e di campo.

Di seguito uno degli esempi:

Matrice trattata

Acqua di falda e terreno insaturo

Contaminanti

Cromo Esavalente

Procedimento

MISO

Tipo trattamento

Biorisanamento in situ tramite iniezione diretta di miscele detossificanti

Prima del nostro intervento, nell’area era stato allestito un sistema Pump&Treat. Dopo anni di funzionamento questo sistema  aveva dato risultati deludenti in termini di riduzione della contaminazione a valle idrogeologico. Ciò aveva comportato una spesa di diverse centinaia di migliaia di euro.

Con il nostro intervento una contaminazione di circa 900 µg/L di Cromo (VI) è stata ridotta al di sotto dei limiti tabellari in circa un mese. L’assenza di Cromo (VI) è stata confermata dal monitoraggio anche negli anni successivi.

L’intervento di biorisanamento di matrici inquinate da cromo esavalente consiste nel trattare l’acqua di falda e i terreni con specifiche miscele detossificanti, in grado di stimolare i microrganismi autoctoni capaci di biotrasformare il cromo esavalente in trivalente.

La tecnologia di biorisanamento è molto versatile ed è stata impiegata in procedimenti di messa in sicurezza d’emergenza o operativa e in procedimenti di bonifica. Nel caso specifico il sistema è stato applicato inizialemente a valle del sito, attraverso una linea di pozzi di iniezione attraverso i quali è stata iniettata la miscela detossificante e successivamente in corrispondenza della sorgente di contaminazione secondaria, impiegando una rete di punti di iniezione in cui attraverso “siringhe” la miscela detossificante è stata iniettata in pressione direttamente nell’insaturo.

Prima dell’intervento di Biosearch Ambiente, dopo alcuni anni di Pump & Treat, a valle dei pozzi di emungimento e in uscita dall’area industriale permaneva una contaminazione nell’ordine di 900 µg/litro di cromo esavalente nell’acqua di falda (vedi grafico, linea blu: dati di monitoraggio del piezometro Pz Sud50, posto a 50m a valle della sorgente).

L’allestimento del sistema di biorisanamento con le modalità sopra descritte ha consentito in soli 40 giorni di portare la concentrazione di cromo esavalente negli stessi punti al di sotto dei limiti stabiliti dalla normativa, pari a 5 µg/litro. 

L’intervento eseguito ha avuto anche un effetto positivo sul plume di contaminazione, le cui concentrazioni sono notevolvemente diminuite, non essendoci più il contributo di cromo esavalente proveniente dal sito in questione (vedi linea arancione: dati del monitoraggio del Pz Sud300, posto a 300 m a valle idrogeologica della sorgente di contaminazione).

Il sistema è stato successivamente integrato, adottando anche un sistema di trattamento dell’insaturo sorgente secondaria di contaminazione.